PHILOSOPHY
My artistic feeling is a steady stream of intuitive thinking, a ‘continuous sound message that comes from my heart and turns into colour.
“My thoughts on the canvas”, that’s the way I like to call my works, since they are endless posts of cosmic connection to me, sometimes decipherable in frequencies that I represent as horizontal coloured bands, sometimes interrupted, sometimes continuous colour sequences intended as musical scores. In the act of creating I can feel my heart to the full: the gift of “Joy”, which seems to widen the diaphragm so as to make me feel a little spark of light in a world of lights ready to brighten up the infinite.
Every day I am grateful for such a feeling, a kind of awakening of the senses that allows me, by means of a greater creativity, to tap into the frequencies of the sublime ‘Universal Love”.
Mankind is going through such a controversial time of transition, since we are moving from a world many to an infinitely more spiritual one.
When the observer looks at my work, he can be captured by colours, or simply distressed by the forms, but someone else may get such universal messages of the new Era.
To me abstract art is the most effective tool to read deep in the soul of a human being, and when talking about a human being I obviously do not refer to the painter himself , but to the viewer who stands before work and peers and later tell us about himself through his personal view on the work.
Il mio sentire artistico è un flusso costante di pensiero intuitivo, un ininterrotto messaggio sonoro che dal cuore esce e si trasforma in colore.
I “miei pensieri sulle tele” sono continui messaggi di connessione cosmica, a volte decifrabili in frequenze che rappresento come bande colorate orizzontali, talvolta interrotte, talvolta continue, sequenze colorate come spartiti musicali.
Nell’atto della creazione la sensazione è di cuore pieno: il regalo della “Gioia”, che sembra dilatarmi il diaframma e mi fa sentire una piccola scintilla di luce in un universo di luci pronte a illuminare l’infinito.
Ringrazio ogni giorno per questo mio sentire, questo risveglio dei sensi che mi permette, con una creatività superiore, di attingere a quelle frequenze sublimi dell’Amore Universale.
L’umanità è in un momento difficile, di transizione, stiamo passando da un mondo molto materiale a uno infinitamente più spirituale, pertanto davanti alle mie opere l’osservatore può essere catturato dai colori, può essere angosciato dalle forme, ma qualcuno può tradurvi messaggi universali della nuova Era.
In tal senso l’arte astratta è per me il più efficace strumento di lettura dell’anima di un individuo, e non mi riferisco al pittore che la rappresenta, bensì all’osservatore che si pone davanti all’opera e la scruta analizzando se stesso, parlandoci di se nell’atto del giudizio dell’opera.